Francesco Montanari, Un suono che la memoria potrà conservare
a cura di Roberto Mancini
Introduzione: Benedetta Craveri
Illustrazioni: opere di Franco Piersanti
2023, pp.264
Collana Presenze
isbn: 9791280079022
Il volume raccoglie testi di natura diversissima che vanno dalla ricerca scientifica in campo neuropsichiatrico all'uso dei farmaci (come l’LSD) nelle malattie mentali, da illuminanti saggi critici su opere cruciali della cultura psicoanalitica – divertenti e significative le pagine sulla corrispondenza Freud-Jung, quelle su alcuni casi clinici della donna che viveva senza tempo e di un paziente che credeva di essere un gigante in un mondo di lillipuziani, quelle sulle nevrosi indotte dalla vita matrimoniale - a esercizi di ammirazione consacrati a persone a lui care come Elena Croce, Mario Bortolotto, Franco Piersanti. Testi disparati, che rivelano la solidità della preparazione clinica e l'ampiezza degli interessi dello psichiatra junghiano Francesco Montanari, ai quali conferisce unità innanzitutto il timbro inconfondibile della sua prosa, una sfaccettata e plastica narrazione della vita che ha superato felicemente la prova della scrittura. Nonostante la ritrosia dello scienziato per uno strumento – la parola scritta – che non sentiva suo e che purtuttavia ha “usato” con grande maestria quale strumento principe nello svelare i destini e le storie nascoste dietro il velo opaco delle malattie mentali. Fin da quell' esperimento narrativo (il racconto intitolato Alluminio) che Roberto Mancini - il curatore del volume - ha voluto porre a incipit di questo volume, un “viaggio” straordinario di una delle personalità di rilievo della cultura italiana del Novecento.
a cura di Roberto Mancini
Introduzione: Benedetta Craveri
Illustrazioni: opere di Franco Piersanti
2023, pp.264
Collana Presenze
isbn: 9791280079022
Il volume raccoglie testi di natura diversissima che vanno dalla ricerca scientifica in campo neuropsichiatrico all'uso dei farmaci (come l’LSD) nelle malattie mentali, da illuminanti saggi critici su opere cruciali della cultura psicoanalitica – divertenti e significative le pagine sulla corrispondenza Freud-Jung, quelle su alcuni casi clinici della donna che viveva senza tempo e di un paziente che credeva di essere un gigante in un mondo di lillipuziani, quelle sulle nevrosi indotte dalla vita matrimoniale - a esercizi di ammirazione consacrati a persone a lui care come Elena Croce, Mario Bortolotto, Franco Piersanti. Testi disparati, che rivelano la solidità della preparazione clinica e l'ampiezza degli interessi dello psichiatra junghiano Francesco Montanari, ai quali conferisce unità innanzitutto il timbro inconfondibile della sua prosa, una sfaccettata e plastica narrazione della vita che ha superato felicemente la prova della scrittura. Nonostante la ritrosia dello scienziato per uno strumento – la parola scritta – che non sentiva suo e che purtuttavia ha “usato” con grande maestria quale strumento principe nello svelare i destini e le storie nascoste dietro il velo opaco delle malattie mentali. Fin da quell' esperimento narrativo (il racconto intitolato Alluminio) che Roberto Mancini - il curatore del volume - ha voluto porre a incipit di questo volume, un “viaggio” straordinario di una delle personalità di rilievo della cultura italiana del Novecento.
a cura di Roberto Mancini
Introduzione: Benedetta Craveri
Illustrazioni: opere di Franco Piersanti
2023, pp.264
Collana Presenze
isbn: 9791280079022
Il volume raccoglie testi di natura diversissima che vanno dalla ricerca scientifica in campo neuropsichiatrico all'uso dei farmaci (come l’LSD) nelle malattie mentali, da illuminanti saggi critici su opere cruciali della cultura psicoanalitica – divertenti e significative le pagine sulla corrispondenza Freud-Jung, quelle su alcuni casi clinici della donna che viveva senza tempo e di un paziente che credeva di essere un gigante in un mondo di lillipuziani, quelle sulle nevrosi indotte dalla vita matrimoniale - a esercizi di ammirazione consacrati a persone a lui care come Elena Croce, Mario Bortolotto, Franco Piersanti. Testi disparati, che rivelano la solidità della preparazione clinica e l'ampiezza degli interessi dello psichiatra junghiano Francesco Montanari, ai quali conferisce unità innanzitutto il timbro inconfondibile della sua prosa, una sfaccettata e plastica narrazione della vita che ha superato felicemente la prova della scrittura. Nonostante la ritrosia dello scienziato per uno strumento – la parola scritta – che non sentiva suo e che purtuttavia ha “usato” con grande maestria quale strumento principe nello svelare i destini e le storie nascoste dietro il velo opaco delle malattie mentali. Fin da quell' esperimento narrativo (il racconto intitolato Alluminio) che Roberto Mancini - il curatore del volume - ha voluto porre a incipit di questo volume, un “viaggio” straordinario di una delle personalità di rilievo della cultura italiana del Novecento.